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11/21/2022

AVEVO UNA VOCE .

 Avevo una voce‭ ‬.


L'ho creduta di avere‭ !

Di aver potuto parlarti ancora,‭ 

di dirti di me‭ ‬,del mio amore‭ ;

di abbagliarti col mio cristallo opaco.


Avevo una voce ed era timida la sua nota‭!

Si addolciva nella stagione delle rose‭ ‬,

quand’io m’appropriavo del tuo corpo impaurito‭;

battente nel cuore,‭ ‬sui tuoi fianchi i languidi abbandoni.


Dopo averti baciata tra i fiori

nel torpore la tua carne si addolciva,

eri la regina dei crudeli spasmi‭ ;

eri l’amabile bestia dei miei piaceri impuri.


Ho‭  ‬una voce‭ ‬...

velata da vapori svelo suoni‭ ‬,

svelo gli echi dai tuoni burrascosi intrighi‭ ;

da anime in estasi e lusinghe viziate‭ ‬.


Ora L’ultima neve si scioglie nei prati

e l’aria fresca punge nelle vene,

gocciolano dagli occhi lacrime sperdute‭ ;

sono le smorfie dei compiaciuti sguardi‭ ‬.


Che bello oh ma cosa dico‭ !

Che bello fu quel tempo innamorato‭ …

Era ieri e ad oggi è così lontano‭ ‬,

pieno d’afasia non trovo le parole.


Avevo te‭ ‬,la mia sinfonia‭ !

Il saziato essere della placida ingordigia‭ ‬,

nelle mie viscere morde l'inquietudine‭ ;

ove il frenetico desiderio mi affama‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore.

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