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11/19/2018

QUANDO GLI ANGELI NON PIANGONO .

Quando gli angeli non piangono .

Nella foresta del cielo c'è l'angelo buono
egli è il cherubino ….
il guardiano della luce e delle stelle
del sagrato olimpo ove casa l'onnipotente .
Ove Dio dettò le tavole della legge
i perpetui comandamenti sul bene e il male ,
ove ebbe l'inizio l'esodo del popolo cristiano
la terra promessa ancora in subbuglio .
E tra le foreste della terra e del mare
gli elfi , gli eroi della natura creature schiave
consiglieri spirituali i delicati angeli ,
con voce melodiosa amano la poesia gli eccelsi canti .
Ma quando gli angeli non piangono ti fan sorridere
li porti con te sul mare dei sogni …
li conduci su vette bianche ove radica l'edera verde ,
quando, gli manifesti il tuo dolore i tuoi pensieri.
Sono i custodi del tuo tenero bacio
su un manto erboso ti han lasciato la loro ala ,
da una scelta umile l'eco di un battito ...
danno l'abbraccio ai poveri ove tu sei la perla rara .
Tu dunque che sei luce confusa il desiderio malato
il pianto accecato da versi proibiti di note scordate ,
non sai vedere , non sai cogliere le rapide scosse ?
Le crepitante fiamme dell'amaro presagio .
Fatti Angelo oh donna !
Vieni con me in paradiso lì saliremo su i rami
tra i nidi dei pavoni e i biancospini ,
ove la sera si odono I frullii d'ali
ove la foglia d'autunno muta ogni battito del cuore .
Vieni e vola , apriti all'amore
al vento, al mio abbraccio eterno.

Giovanni Maffeo Poetanarratore .

11/18/2018

Il giorno dell'abbandono .

I giorni dell’abbandono .

Furono giorni tristi quelli
credetti che esistesse solo lei ,
l’ammirai come se fosse una dea ;
una il cui singhiozzo non ebbe lacrime .
Ebbe le palpebre livide !
Un sudore freddo di brividi amari,
moriva piano col suo angoscio lento ;
sulle agonizzanti labbra la sua cupa afasia .
E arrivò il giorno del triste addio!
Fu banale la sorpresa ,inaspettata si deluse
un’ amore che il destino volle abortire;
in lei liberava gli urli dei demoni .
Fu la fine dell’illuso sogno
una misera ricchezza di pochi baci …
Frantumava il cranio dei folli;
di un sovrastato oblio .
Mi fu giurato lealtà e amore
franchezza d’animo sincero ,
fu la compassionevole figura;
irruenta sfoggiava il suo delirio .
Il tempo annuncerà risvegli nuovi
guarirà ferite e piaghe,
anime copiose cancelleranno apparenze
sarà liberazione per chi nutre il candido.
E ancora parlo ,ma di cosa?
Parlo a chi non ode , alle sozzure del piacere …
a chi l’amore non sa apprezzarlo .

Giovanni Maffeo Poetanarratore.

NON SI UCCIDE LA BELLEZZA .

Non si Uccide la Bellezza .

Quante volte ho baciato il tuo pensiero la tua magia
volerti stretta nelle mie braccia ,
tra i vividi presagi della terra,
di desiderarti e amarti
tener fede ai sani principi .
Non si uccide la bellezza ,è amore !
È luce che traspare da sentimenti puri ,
è il venirmi a dire :mio amato, io ti amo...
sei il mio destino , l'alchemica essenza del fertile dono .
Non si uccide l'amore !
Il tacito avvampo che strugge e langue
soffre freddezza nel silenzio del nulla ,
tra gli oltraggi i crudeli insolenti .
Ma tu sei saggia donna , riemergi !
La tua voce ha echi profondi …
ha l'alba di un bambino a mezzogiorno
sul viale ove ricco fai il sentiero .
Vai via Vento …
Tu non conosci la mia anima il mio tempo ;
rifugio di pioggia e lacrime ,di preziosi giorni
ove le primole s'involano tra gli eterni monti .
Non uccidere l'amore è il dono della vita
è il coraggio di madri coraggiose …
per te fiore è l'universo infinito.

Giovanni Maffeo Poetanarratore .

11/16/2018

COME POSSO NON SAPERE .


Come posso non sapere .

Ci fu tempesta al di là del mare
in me naufragò il bizzarro amore,
una torre di babele si alzò nel cielo
ovunque ,ci fu cenere e terra nera .
Armata fino ai denti mi hai detto vai
vai, hai sfigurato l’amore mio,
l’hai diffuso i rozzi oblii ;
chi sa di noi ronza in platea .
Come posso io non sapere
ch’eri femmina di opinione ?
Colgo ancora gli spasmi del tuo cuore ;
in me la malinconia s’azzuffa con la noia.
Come potevo non capire
che tra le braccia mie avevo un fiore ,
colei che di orgoglio ne va fiera ;
ha la notte benedetta e il rossore del mattino.
No, non potevo ero abbattuto
ero abbagliato da una luce fioca!
Ero pieno di me stesso : un emerito egoista ,
Non si sa cos’ero ,ma ti sentivo .
Come posso non sapere che il tuo bene sa di buono ,
Vivi in un bosco cupo e piangi lacrime di neve
colme di addii ,di rancori senza pari .


Giovanni Maffeo Poetanarratore .

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11/12/2018

RIDATEMI DIO.

RIDATEMI  DIO .

Nella pietà dell'anima evoco la vita
con la mia lirica entro nei cuori dei persi …
dei poveri illusi ,i mancati , della fresca sposa ,
do loro la pietà del mio vissuto ,la luce ai morti .
Ridatemi DIO !
Egli  è il mio signore  …
nella giovinezza mi ha dato la saggezza dei vecchi olivi
il faro per brillare  la mia luce ,
nel mio giardino la stagione dei frutti nuovi .
Ridatemelo !
Voi  che del sogno  ne fate incubo …
dell'amore il pietoso velo l'adulterio che mai da frutto ,
ha in bocca i falsi versi l'impuro appetito .
Si  voi ,cani a guinzaglio vapori di fumo
cocciuti commedianti dannati serpenti
inginocchiatevi davanti al sentimento ,
fate lacrimare il cuore
sulle fondamenta della terra e i mari .
Ridatemi Dio …
il mio padre il mio  beato
l'essenza che medita la sapienza ,la ragione, l'intelligenza ,
egli penetrerà nella mia anima mi aprirà i suoi sentieri
con la forza del vento aprirà le porte alla mia fantasia .
Vieni dunque oh re dei buoni
porta alla mia bocca parole sagge ,
fammi cantare  la tua lode
ove io banditore  del nulla ascolto i tuoi echi .


Giovanni Maffeo .Poetanarratore .

VOLEVO TE .

Volevo te .

Si affaccia all'autunno l'ultimo fiore
il primo freddo scuote i suoi petali ,
cadono tremando su volti lividi
ove i terrori han sbattuto le tue ante .
Tu sei nei miei colori
quelli , che un tempo mi han reso libero ,
han rinverdito i miei anni
ove palpebre di cuore mi ha scosso il brivido.
Ma io, volevo te nella fiamma sempre accesa
nella luce dei tuoi occhi sfavillati ,
farti mia su i sordi specchi
sulle tue labbra poso fragraze e brezza  .
E dirti poi , non lasciarmi ...
lì , tu, hai fatto nido alla mia primavera ,
sulle gote ,gli agognati indulti
nei freddi giorni le albe radiose .
Si , volevo te , anima in viaggio
ti volevo ,ti voglio ...
su di una nuvola turchese ,
nelle ora che si affaccia al mare
ove il tuo cuore slega nodi alle paure .
Si , io volevo solo te .


Giovanni Maffeo Poetanarratore .

11/10/2018

ALBERI SPOGLI .

Alberi spogli.

Ed  è inverno, la fine d’autunno
le  foglie cadono e l‘aria si fa gelida.
Tu , fiocco di neve dipingi , il cielo scuro ,
a me è ignaro il candido colore .
Io che torno da soleggiati porti
sono straniero su questa valle
vagabondo , in questo mondo vago …
ansante cucio desideri gli inopportuni spasmi ,
negatomi dall‘amore li eludo .
Intreccio serti ,corone per regine …
sul  tuo capo un giorno , ne misi uno:
di fiori e tante spine.
Alberi spogli , il vento snuda
sull’acqua galleggia la foglia irrisa …
tra le sorti di torti indispettiti
fugge da una vecchia storia ,
da una lama penetrata esce sangue rosa .
Ma io con te o senza te evoco quei  giorni …
le ore i momenti ,
evoco una  fonte chiara
da bere con i baci nei fondi di bicchieri ;
nudi nei sudari dell’amore .


Giovanni Maffeo Poetanarratore.

11/09/2018

E' quel che resta

È quel che resta .

È la rara malattia nel tormento si consuma
dal profondo sale piano ...
come un equinozio si interseca nel cuore .
È la ilarità degli assurdi sogni !
Un riverbero di larghe ampiezze ,
di ardue conquiste e vuoti di memoria
ove il mio esule bacio traccia una meta .
È quel che resta :
idilli che allietano i giorni …
Sulle lisce carni il tutto spoglia ;
sul tuo corpo i vividi mantelli .
Resta la vanità dei vinti
ove la fiamma morente s’irradia ,
apre nuove scene sulle bocche dei vulcani ;
apre gli arsiti affetti ,
dal capestro sangue insozza .
Sono io l’impressionista  !
Il poeta dei poveri  …
Nulla mi conquista ,
nulla mi rende onesto .
Una lacrima forse !
L’ illuso col petto da eroe ,
mi nego alla tua parola ;
all’amore che non ebbi mai .


Giovanni Maffeo Poetanarratore .

11/03/2018

Dal nulla la tua anima.

Dal nulla la tua anima‭ ‬.

È dal mio pensiero che sorge il desiderio‭
evoca‭ ‬,‭ ‬il sensibile amore‭ ‬,
esso si abbandona‭ ‬,‭ ‬nel selvaggio istinto fugge‭ ;
ove il presente‭ ‬,‭ ‬dà vita al nostro incontro‭  ‬.

Ma dal nulla la tua anima si fa sentire‭
entra in me e mi dà vita‭  …
essa è pura‭ ‬,‭ ‬ha il volto dell’amore‭ ‬,
ha il vero senso di ciò che siamo‭ ‬.

Dal nulla la tua anima compare‭
mi accoglie festosa nel tuo paradiso‭ ‬,
ha le radici di un fiore raro‭
e brilla nei tuoi occhi lucidi l'ora delle streghe‭ ‬.

Dunque sei tu l’amore‭ !
Dove eri‭ ‬,‭ ‬dove sei stata‭ ?
Ti sei smarrita‭ ‬,‭ ‬tra le ombre delle nuvole‭ …
su flutti in tempesta‭ ‬,‭
tra le maree del tempo avaro‭ ‬.

Si,‭ ‬dal nulla la tua anima mi dà luce‭
in solfuree correnti le vulcaniche emozioni‭ ‬,
dal tuo regno i colori boreali‭
danno sfarzo alle tue pupille brune‭ ‬.

Mi dà le tue‭  ‬acque pure‭
gli eterei sospiri‭ …
mi esplica l’enigma dei sogni assopiti‭ ‬
che si erano celati dallo scettico rancore‭ ‬.


Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.