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5/29/2016

Lasciami un segno



 
 
 
Da petali bizzarri l’aria mia s’inebria
Sono di colore violacei ,di giallo canarino ,
Si schiudono e sono generosi
Hanno ,lo stesso tuo profumo donna .
Lasciami un segno dunque
Non restare tra gli indifferenti aliti ,
A mescolare fantasie acide
Non farlo .
Sono molti gli amori che nascono e muoiano
Su strade incompiute si perdono ,
No , non farlo ,lasciami un segno
Un sogno ,un cenno ,una carezza , ne ho bisogno .
Ed ecco all’improvviso vedo meraviglie :
Sulla sabbia dorata appare il viso di una lei
Nel sole , all'ombra di un lui ,
Io li osservo e vorrei essere loro .
Sorridono all'abbaglio d’un faro
Hanno addosso il profumo dell’amore ,
Hanno tra le mani l’incessante tempo
Il primo istante ,le urla festose dei giorni .
Ma tu, lasciami un segno .
Poetanarratore.

5/27/2016

Cè troppa bellezza per volare

Nessuno sfugge al destino
c’è troppa bellezza per volare ,
sentirsi liberi nel sole
e tra i cristalli i colori della vita .
Ed è fino all’ultimo respiro
con occhi lucidi griderò il tuo nome !
Scaverò ricordi del passato
che m’hai dato per un vissuto.
Si, ricorderò il calore
l’hai spalmato sulla mia pelle ,
al riparato dai freddi inverni
quand’io venivo da te a far l’amore.
Bevo veleno per la materna Dea!
Con la fede vivo il giorno ,
con la ricca fonte
Inchiodo ,la terra alle catene.
C’è troppa bellezza per volare :
amare odiare credere ,
trascino a me l’ardire sacro
è come dissolversi in una sola pena.
Tu che nel mio sangue ti sei fusa
la mia anima pura in te rimane,
resterai sempre una bugia
non potrai vedermi ma sentirne amore.
C’è troppa bellezza per volare !
Poetanarratore.

5/26/2016

Atroce è la notte

Resto fermo in questo tempo
oblio il mio pensiero nero,
dalle mie mani, le tue
si lasciano cadere ,lacrime di neve.
E l’atroce notte rincorro
è lei La regina del mio regno,
nel castello fatato
la dolce favola gli racconto
Vieni a me gli dico !
Vieni , tra il sacro e il profano,
fin dove arriva l’ultimo tuo sospiro
nella bruma della sera.
Atroce è la notte
parla di noi il silenzio
ha i pugni chiusi ,
vede le lacrime scendere
dal pallido cielo e arriva fino al mare.
E ho conosciuto l’armonia delle stelle
la calda coperta che copre l‘anima,
io per te poema scrivo
nello spazio intorno , c’è polvere di sole.
Poetanarratore.

5/25/2016

Lacrime a passeggio

Ho provato di tutto nella mia vita
Ho scoperto il mare nella sabbia ,
Ho gioito ,amato , ho odiato
Con me stesso me la sono presa ,
Ho vissuto quello che l’essenza ci fa sentire unici
Ci lascia lacrime che passeggiano nel vuoto ;
Perché in quel mentre ,in quel tempo ,in quei giorni
La vita scorre , leggera su una nuvola ,
Nei risvegli s’abbandona e non ti pare vero .
Ma poi arriva l’incerto
Lacrime a passeggio han gli occhi lucidi
Il dubbio sale ,la gelosia gela ,
Il sangue bolle ,la passione si dissolve
Ti chiedi : era troppo bello per durare ?
Nascono paure ,malintesi
Lo stesso amore al cuore uccide ,
Si esce di scena e hai l’esclusiva .
Dopo tempo ritorna il desiderio di amare
Di sentire tra le mani l’idillio della bufera ,
La tempestosa carne è il grido d’ogni vento
Vorresti sentire quel brivido fraudolento
Quasi inafferrabile ,irresistibile ,
Vorresti piangere e sentirti lacrima
Ricco con ogni forza ,impaziente ,drogato dall‘amore .
Vieni da me ,tu il fiore dunque ,tu la vita
Per me ,l’unica , la gioia sulla terra .
Poetanarratore .

Avevo bisogno

È fredda questa mattina l’alba
non ho più pensieri di sentimenti puri,
non ho più te nella mia mente stramba
ho solo confusione e paure ,
Ho il verme solitario che mi consuma
m’ha corroso e viziato l’anima .
Io avevo bisogno d’un sogno !
D’una fiorente fioritura nel mio sole ,
avevo bisogno di una vita intera
e non lamentarmi con la tristezza infame.
Avevo bisogno d’un amore fragile !
Perché io l’ho e lo sono ,
vivo il romanticismo dentro una canzone
la passione , con te , la vorrei provare .
Ma nulla è valso !
Non so crearmi la magia dei sogni
davanti a me l’angoscia trema , fugge
persino i fantasmi non mi fanno più paura.
Sono l’orribile di questo destino , l’amor mi nega !
Ben venga la fine ,l’infedeltà del rogo ,
dall’amante viziosa il suo rifugio
il suo perverso spirito.
Avevo bisogno di una carezza ,del tuo odore!
Di una stretta di mano : ciao , come stai ?
Un buon giorno ,una buona sera
riprendermi quello che in te ho lasciato .
Poetanarratore .

Sulle mie labbra il gusto intenso di una tua lacrima

 
Divorano ricordi i rubati baci
brucia la mente arsa,
tu il grembo vanesio il cuore mio tagli
porti alla forca l‘innocente larva.
E fu l’alba del sorriso a scuoterci di nuovo
a renderci schiavi dell‘inafferrabile desiderio,
a conquistare una attesa .
Fosti tu l’infedele amore !
Sulle mie labbra il gusto intenso di una lacrima
si sciolse in acqua tersa ,
dalle fragili emozioni fuggi
rincorri orgasmi da noi parsi veri.
Forse fu prodigio del destino?
Una incognita ipotecaria ,
non mi parve vera la catarsi ispiratrice
purificasti la mia anima annebbiandomi il cuore.
Fosti sovrana del mio un regno!
Io l’umile tuo servo , il vile usurpatore,
pietoso, mi umilio e cado ai tuoi piedi
naufrago nel silenzio porgendoti la mia mano.
Ti odio , vattene dal mio pensiero !
Sei l’oltraggio, l’incubo per la mia vita ,
odio me stesso per averti amata
la maledetta debolezza c’ho avuto.
Mi aggrappo al nulla
e sento ancora
il gusto intenso di una tua lacrima,
sento l’odore acro del tuo profumo …
Poetanarratore .

La favola siamo noi


È il mondo incantato che vive dentro noi !
Un sogno a colori pieno di fantasia ,
è il desiderio dei grandi
di rimanere sempre bambini .
Siamo noi il cerchio magico
tra l’universo e il sole ,
con le fiabe di Biancaneve,
di cappuccetto rosso e pinocchio.
La favola siamo noi !
Gli esseri arroganti che cantano poesia ,
favellano la strofa dell’amore
per scrivere l’idillio di una storia .
Siamo i reduci dei cantastorie
in ognuno di noi c’è Giulietta e Romeo ,
c’è la fata turchina,
la bella addormentata con l’immagine di cera .
Siamo i vespri siciliani che difendono la storia
l’orgoglio della patria , i guelfi e ghibellini
che vanno a braccetto in battaglia
per un idealismo muoiano .
La favola siamo noi !
Siamo gli eredi degli umani ,
gli intellettuali della borghesia ;
la marcescenza delle aridi condizioni .
Siamo il vanto ,figure senza forma
gli echi,che bisbigliano nel vuoto,
i bizzarri rappresentanti di una razza in estensione ;
col gesto d’amore paralizziamo l’anima .
Siamo quel che siamo !
La natura in noi vive
cresce acerba per poi maturare ;
come un frutto ha la sua stagione.
Poetanarratore .

5/24/2016

Lacrime a passeggio

Lacrime a passeggio
Ho provato di tutto nella mia vita
Ho scoperto il mare nella sabbia ,
Ho gioito ,amato , ho odiato
Con me stesso me la sono presa ,
Ho vissuto quello che l’essenza ci fa sentire unici
Ci lascia lacrime che passeggiano nel vuoto ;
Perché in quel mentre ,in quel tempo ,in quei giorni
La vita scorre , leggera su una nuvola ,
Nei risvegli s’abbandona e non ti pare vero .
Ma poi arriva l’incerto
Lacrime a passeggio han gli occhi lucidi
Il dubbio sale ,la gelosia gela ,
Il sangue bolle ,la passione si dissolve
Ti chiedi : era troppo bello per durare ?
Nascono paure ,malintesi
Lo stesso amore al cuore uccide ,
Si esce di scena e hai l’esclusiva .
Dopo tempo ritorna il desiderio di amare
Di sentire tra le mani l’idillio della bufera ,
La tempestosa carne è il grido d’ogni vento
Vorresti sentire quel brivido fraudolento
Quasi inafferrabile ,irresistibile ,
Vorresti piangere e sentirti lacrima
Ricco con ogni forza ,impaziente ,drogato dall‘amore .
Vieni da me ,tu il fiore dunque ,tu la vita
Per me ,l’unica , la gioia sulla terra .
Poetanarratore .

5/19/2016

Soffio di vento

Soffio di vento
Ascoltami , senti l’urlo del vento ?
E’ il non senso ,a non volermi accanto ,
a ruggire come fanno i leoni
a chiederti :perché , tu, chi sei?
Eppure , ti ho parlato di me
nei lunghi giorni d’estate
che su quella spiaggia ho tanto riflettuto .
Di quell’attimo di vita ch’è m’hai donato
di quel bacio ,appena sfiorato su un rigo ,
di quel grido che si lascia ingoiare
dagli avanzi di parole ,
si lascia bere , in un bicchiere d’acqua pura.
Dimmelo !
Perché non m’hai udito ?
Avevo bisogno di te ,io smarrito,
delle tue carezze
delle tue mani ,le tue labbra
su cui riversare la linfa della mia vita.
Ma tu straniera indifferente
imprendibile creatura ,
con la tua paura
hai reso sterile il mio cuore solitario.
Forse pensavi che tutto fosse un gioco
Il fuggi , fuggi da una favola,
Non lo è per me ,
pensavi che fosse un soffio di vento.
Poetanarratore .

5/17/2016

Libertà

Libertà

Datemi una vita libera
Non offuscate Dio ai miei occhi ,
Voi gente senza credo
Liberate , il mio cuore di pagliaccio.
Datemi il libero canto
Un’alba con il sole ,
Un fruscio di vento silenzioso
Che mi porta a te col mio pensiero .
Libertà dunque ?
Libertà d’amare ,di non spegnere l’ultima candela ,
Voglio la pace su questa terra
Voglio te che senti i miei rumori .
Voglio la luce che esce dalle ombre
Al chiarore della luna mi mostra il tuo viso
Essere un pastore tra i greggi dei dannati ,
Pascolare aria di olezzi e sensi logici
Di pura carne , accecare le mie pulsioni .
Datemi il tormento che io posso capirne l’importanza
Dare a voi un senso ,una mano , per una carezza,
Una piena forza ,di freschezza e di vigore
Nei vostri visi , sia sempre presente , la bella giovinezza .
E il troppo voglio storpia
In bilico vivo i giorni ,
Tu anima sei la mia salvezza
La libertà ,d’ogni volgo e grandezza .
Poetanarratore.

Dopo la veglia il mio delirio

Nell’incubo mi faccio le domande :
La giustizia assolve sempre i dannati ?
Nel delirio della veglia condanna arreco
Difendo solo , quello che mi ha dato vita .
I veglianti non possono giudicarsi , deprecare i sogni
In esso ,la mente , trafuga ogni lacrima ,
Trafuga l’anima mia e si spoglia d’ogni male
Persuade i feroci fremiti ,
Per te , che sei al centro d’ogni impeto
Mi emani gli assoluti spasmi .
Regni negli incubi miei puri
Nei sentimenti di cuori spezzati ,
Negli orgogli ,nell’amore che si dà
E tutto nega .
Sogni che fanno avida l’evidenza
Inaspriscono il ghigno del rimorso ,
Del nulla è valso
Del , io , ci riprovo .
Forse è nell’incoscienza l’inconscio , del mio patire !
Nel persuadermi che ogni inizio , ha la sua fine ,
Ogni amore sboccia come un fiore
Nell’inferno cade e si spegne
Tra le fiamme dell‘amore .
Poetanarratore .

Ti abitui

Ti abitui
Ti abitui perché pensi che sia meglio della solitudine.

Ci si abitua.

Ma abituarsi non è amare.

Ho imparato a camminare con l'anima,

solo con l'anima,

altrimenti non avrei potuto vivere in questo mondo fatto di materia,

ho imparato il prezzo dell'amore, che perdonare capire, ascoltare, mi ha reso forte,

anche se fragile nel mio essere,

ho imparato,

imparato a camminare con l'anima, e solo con l'anima,

per vedere quel che gli occhi non vedono,

per non morire

in questo mondo fatto di un "io" e mai di un noi.

Poetanarratore

Arringa finale

Arringa finale

Sono convinto che i veri sentimenti hanno un sapore diverso fin da subito.

I veri sentimenti hanno una consistenza che lascia appagati.

I veri sentimenti sono ancore di salvezza e punti di certezza.

I veri sentimenti sono rari , inestimabile è il loro valore.

Ci sono strade che percorri volentieri

perché ti ricordano momenti di vita vissuta in maniera unica,

indimenticabile.

Se sai vedere le sue mille sfumature.

Se riesci a percepire le sue essenze.

Se sai cogliere ed apprezzare ogni piccolo gesto,

come fosse il frutto di un raccolto insperato.

Allora la vita può sorprenderti ,e può riuscirci sempre,

ogni singolo giorno.

Se guardiamo dentro noi ci chiediamo cos'è un pensiero ?

Sono le cose più belle non sono quelle che vedi,

ma quelle che vivi, sono quelle che senti nel cuore e ti riempiono la vita .

Null'altro , ferma , il libro dei ricordi.

Poetanarratore

5/15/2016

Il vero senso dell'amore


Il vero senso dell’amore

Penso che l’egoismo vive e regna in noi
solo nel peggiore dei casi uno si ravvede ,
non ci fa vedere il bene altrui, il senso vero dell’amore
l’oltraggio , al comprendere ,che la donna è vita.
Molti dicono di amarsi e sorridono e far sorridere
professare la gioia tra la comune specie ,
e aborrire l’inferno in terra per chi vive del male oscuro.

Paura di elargire sentimenti che si vorrebbero svelare
e aprirli a un nuovo giorno .
Potrei seguire la scia del pigliare
abortire pensieri di piacere e darli in pasto alla gratificazione.
dare illusioni ottiche al libero arbitrio
di me, di ciò che ogni evento racconta un fatto vero,
parlare d’amore , di te che mi stai a guardare .
Potrei farmi l’avventura e ignorare il sentimento
far finta di non sentire niente e vedere che tutto va bene ,
lo potrei , e tenermi dentro il dolore, l’angoscia .
Cosa c'è di più bello al mondo di essere felici
di ciò che si ha fatto, si è , ed è dovuto .
L'emozione dunque sale , e come una lacrima scivola
arriva al lato della bocca e penetra tra le labbra .

Lecco quella goccia salata , la ingoio
vedo la bellezza sua ,
accesa al mio sguardo i suoi occhi brillano .
Ho capito quanto è bella la vita ,
il vero senso dell’amare .
Poetanarratore .

5/13/2016

Il folle desiderio

Il folle desiderio

Faremo tardi mi dicevi , sarà sublime ribadivo ,sarà bellissimo amore mio !

Sul tuo corpo cadranno stelle cadenti  e faranno le scintille

la sera ,a lume di candela ti farò regina,

su un letto di piuma ti coprirò di petali di rose e ti porterò nel paradiso dell'amore

lì,troverai me,la vita mia , il nostro folle desiderio.

Non sarò mai sazio di farti rifiorire,

e godrò con te,la passione,il nostro tempo che è maturo.

Il virus dell’amore ,ci contagia e ci uccide, ci delude

a piedi nudi ,nella brace ,nel torrente dei deliri va a cadere .

E carezzo , quei fiori, li accarezzo ad uno ad uno

li cercai ,li curai con amore ,ora ,li trovo negli angoli dispersi e li unisco insieme ,

come loro mi perdo nel giardino , parlo da solo e penso ,

penso ,alle parole non dette ,le carezze bruciate da un soffio .

Si, tu sei tra quelli, i più belli! Sei lucciola di notte , sul grano ti risvegli

sottovoce mi sussurri melodie .

Che fantasia la mia !

Il ridicolo va in scena ,il cuore s’incatena ,l’amarezza s’avvicina .

E ancora ,non demordo :

come sei bella ,tu notte ,e mi fai cantare

mi alzo e ascolto il mare , rapisco il singhiozzo della luna, il volo degli aquiloni ,

rapisco la malinconia , le magiche bellezze le lascio a voi .

Vieni , portarmi ,il tuo, folle desiderio .

Poetanarratore.

Il volo

Il volo
Mi voli nel cuore
e stringi il mio sentire,
profani il mio mare
in un turbinio di emozioni .
Volami dentro ,volami nel cuore
nel grido di dolore
dove un angelo
di notte ,assaggia il mio veleno .
Nell’orizzonte che fugge via ,
si posa su di te come una farfalla in fiore
l’indomita novizia del festoso giorno ,
dell’ora che precede l’alba .
Presto suonerà il canto dell’amore
ed io sarò a contare ore ,
in un tempo racchiuso
imprigionato da una clessidra .
Volo lontano e trasmigro le foglie rosa
voci confabolose che non han radici ,
non han polso per le pietose lacrime
il saggio senso , dell’erudito amore .
Presto mi apparirà il maestoso sole
e scalderà la mia anima ,
sospesa nell’aria , s’aggrappa alla vita
col senno del poi , sul suolo si frantuma .
Poetanarratore.

5/11/2016

Vita

Vita
Quando camminavo a piedi nudi per i campi
Credetti ad un’unica favola :
La ripresi dopo tempo e la misi in uno scrigno
La dove , i sentimenti squallidi si sono rivelati .
Si , è una vetrina la vita , s’affaccia sul mare
Nei cuori solitari approda ,
Su un palcoscenico frantuma inerzie statiche
Sceglie la merce ,la più rara ,
Per dare sfogo ai viziosi giochi .
È un passaggio terreno ,l’olocausto dei poveri
Di giorni al sole ove arde il grano ,
Di finte lacrime e sussurri pietosi
Di ipocrisie che abbondano nelle vesti dei dannati .
Si , tu , vita , sei meravigliosa !
Bruci fragori ,tenerezze di follie ,
Mi sollevi quando baci il sole
Quando l’ultima scena ,nel fango mi divora .
Sei l’incantesimo dei poveri illusi ,vita !
La botte piena di una donna ubriaca ,
T’affacci alla realtà del giorno
T’accorgi che tutto è inutile ,
In ogni sentenza mi incateni .
Poetanarratore

Ti volevo solo amare

Ti volevo solo amare
Quel respiro che esce dal tuo inconscio
È l’occhio nudo della tua mente ,
È , lo vorrei ,ma non posso
È ,il rimorso ,nemico dell’amore .
Ma , io , ti volevo solo amare
Prenderti per mano e portarti in paradiso ,
Nell’attimo eterno ,di noi confusi
Ove le conferme , si mettono l’anima in pace .
Ti volevo dare le mie carezze
Da tempo assopite in vetri di cristallo ,
Nelle nebbie ,tra sorgenti e acquitrini
Nei riverberi del tempo ,
Quando le dita mordono le labbra
E le speranze ci lasciano poveri .
Lo volevo ,lo desidero ancora
Nell’ora esatta che precede il piacere ,
Nei ragguagli felici di occasioni folli
Tra i fecondi sussulti che la carne freme .
Affliggo il mio lamento ,lo struggo
Lo punisco per aver osato ,
Nulla mai mi impedirà di tenerti dentro
Di anelare il soffocato senso .
Ti volevo dare la favola dei giorni
Quand’io piccino bramavo l’innocenza ,
L’aura maestosa del struggente fato
Il pudore che purga le mie carni .
Volevo solo amarti !
Poetanarratore .

5/10/2016

Desideri nel vento

 
E ancora una volta mi sono illuso !
Passo nella parallela vita.
Desideri li volo in ali di farfalle
il mal d’amore mi ha corroso l’anima .
Ne ero certo !
Per me ora non c’è più sole
fuori piove ,spegne i miei oblii ,
nella sua gerla , le ammantate stelle .
Dové la verità?
Forse è tutta illusione:
in lacrime assaggiai
il tempo dell’addio.
Desideri nel vento
mi hanno parlato invano
Falsate,da frivole emozioni
per me erano vere :
( ho cercato in ogni angolo del mondo
le cose più belle da offrirti non l’ho trovate.
Ho capito che nulla vale come il tuo amore !
E niente darei in cambio del tuo sorriso,
di un tuo bacio ,di un tuo pensiero .)
Oh tu la dolcezza infinita
Amata , per me fosti vera ,
come puoi negarti ?
Affossare quello che ti fu amore.

Getto i miei trascorsi al vento
a un cumolo di paglia do fuoco ,
che tu possa capirne l’importanza
la mia astinenza ,la tua voglia .
Poetanarratore .

Io sono

Io sono
Ho reso reale un mio sogno
L’ho mascherato di albe e di tramonti ,
Di frementi emozioni e tuoi sguardi
Di te , che aspetti, il mio messaggio al mattino .
Ma io , io sono l’uomo !
Il pavone del cortile ,
Qualcuno mi vuole imprigionare
In un corpo che si sazia di deliri ,
Volteggia sul mare l’aquilone
E mi lascia solo tra i desideri .
Io sono l’offesa per chi mi vuole bene
A chi mi da parola ,
A pelle sento la tua anima
Si nutre di me è già mi vive ,
Sosta nei miei visceri dei rampanti pleniluni .
Oh si ,io sono ,ma tanto lo vorrei ;
Vorrei essere tuo nel momento che ti spogli
Che mi baci ,con le mie mani tra i tuoi capelli ,
Forse dolcissimo , come la schiuma con cui ti lavi .
Lo vorrei , sono il melodico giocoso
L’apprendista delle arti amorose ,
L’amante fragile che ti fa felice
Nella perdizione ti porto
Ove altri han fallito .
Poetanarratore .

5/06/2016

Ci crediamo santi

Ci crediamo santi

Poesia spirituale

Questa poesia nasce dai molteplici epiloghi da eventi e episodi contraddittori ,

dalla malvagità che alcuni esseri adottano ,come sola ragione di vita .

L’amore che volevo , che voglio non esiste !

E allora che le botti siano piene ,trabocchino di rosso vino ,

Dissetano l’anima ai sordi sensi , tra le malizie ,nelle valli delle decisioni .

Ci crediamo santi , ma ,siamo polvere ,siamo sangue sparso

Nell’innocenza l’istinto si ravvede .

Frivoli , increduli ,pietosi a gli occhi del Signore

Malvagi ,buoni , quando c’è bisogno di pregare .

(E , Davide disse : salvami Signore !

Proteggimi dalla violenza )

Si, disse bene , ma , io , mi credo santo e tramo sventura

Aguzzo i denti ,con la lingua sputo le sentenze ,

Come un serpente ,striscio la vergogna .

Ci crediamo idoli intoccabili

Tanti sono gli agguati sul mio cammino

Di me , perfino i sassi cantano vittoria ,

Soddisfo i miei lagni ,negli imbrogli travolgenti

In iperboree confabulo con gli illusi .

Tanta la cattiveria su questa terra ,tanta da coprire il cielo

Da lasciarti bollire in acqua fredda ,nel brodo a fuoco lento ,

Ma io mi credo santo ,e nessuno mi può contestare

Ho la boria tra le branchie dei serpenti ,sono l’opposto di te che mi leggi ,

Ti chiedi che voragine hanno i sensi ? Quale amore t’ha fatto sospirare

Quale cuore hai ferito o amato ,t’ha detto , ti , voglio bene .

Ma tu, sei la figlia dell’amore ,m’appari simpatica e gentile ,

Di notte fai sogni impuri ,al mattino fai la puritana .

Godi i viziosi amplessi ,com’io annaspo la miseria ,

Volteggio spasmi tra le nuvole ,in un mare i miei desideri .

Poetanarratore .

Amleto

 



Di quale tormento vivo
se tu mi abbagli con i tuoi bisbigli ,
non lo so ,sarà l’amore forse?
Sarà l’irruenza del credere odiare amare ,
l’essere o non essere un vero uomo?
Lo so !Sono un vile commediante
un finto casellante ,un egoista
la peste d’ogni razza ,
con l’ inganno agisco senza senno .
Sono un servo del padrone ,il penitente,
l’umile arrogante,che coll’altrui essere
si perde in partenza.
Sento in me la voce suadente
di lei che mi chiama dall’oltretomba;
l’ inutile presenza mi irrita la vita,
mi abbandona tra le fresche fiamme.
Essere o non essere ,l’ipocrisia è mia
se fossi al posto tuo farei l’inverso:
subirei orride parole
per poi sul letto amarti alla pazzia.
Ma voi giocolieri della vita
voi brutta gente ,giocate col cuore altrui
vivete subendo l’ingiuria arrogante ,
la colpa è una forma di saggezza
a terra si cade per poi rialzarsi.
Essere o non essere ,forza decidetevi !
Io sono il servo di me stesso e gli altri scanso ;
voglio e vorrei dare avere vivere.
Essere o non essere ,questo è il problema .
Questa è la vita e andatevene al diavolo
Poetanarratore.



5/04/2016

Avevo una voce

Avevo una voce

L’ho creduta di avere !
Di aver potuto parlarti ancora,
di dirti di me ,del mio amore ;
di abbagliarti col mio cristallo opaco.
Avevo una voce ed era timida la sua nota!
Si addolciva nella stagione delle rose ,
quand’io m’appropriavo del tuo corpo impaurito;
battente nel cuore, sui tuoi fianchi i languidi abbandoni.
Dopo averti baciata tra i fiori
nel torpore la tua carne si addolciva,
eri la regina dei crudeli spasmi ;
eri l’amabile bestia dei miei piaceri impuri.
Ho  una voce
velata da vapori svelo suoni ,
svelo gli echi dai tuoni burrascosi ;
da anime in estasi e lusinghe viziate .
L’ultima neve si scioglie nei prati
e l’aria fresca punge nelle vene,
gocciolano dagli occhi lacrime d’amore;
 in smorfie i compiaciuti sguardi .
Che bello dico !
Che bello fu quel tempo …
Era ieri e ad oggi così lontano ,
pieno d’afasia non trovo le parole.
Avevo te ,la mia sinfonia !
Il saziato nel placido ingorda,
nelle mie viscere morde ;
il frenetico desiderio affama .

Poetanarratore.

5/03/2016

Tu, l'amore

Tu , l’amore
Cadde la neve e il vento gelido
Frusciava su le tua labbra umide,
Rapita dal candore davi luce al tuo viso ,
Tra le braccia stringevi , le tenere emozioni .
L’amore che vuoi l’ho io !
Lo dicono i tuoi occhi ,
Lo sentono i nostri corpi
Han bisogno di desideri e s’arrampicano sulle nuvole .
Tu , l’amore ,l’incandescente carne
Il bisogno sfrenato del nucleo assopito ,
L’impaziente palpito degli irrequieti
L’eremo spirituale che sorride .
Tu , si, tu , l’essere inviolato ,immacolato ,offeso
Vuoi essere salvata dal pazzo furioso ,
Lui , parcheggia su di te la sua follia
Sorseggia sangue, dai suoi ,sporchi bicchieri .
Tu il consacrato conforto
La tempesta ,che naufraga sul mio mare ,
Nel mio sogno spalanchi scenari nuovi
Spolveri aria ,la mia anima ,la bevi .
L’angelo ombra e copri a te i miei passi
Ripari dal vento le frescure dalle angosce ,
Senza ali le promesse
Nuda , galleggi su lembi di terra .
Tu ,l’amore tu, il volere ,il si ,lo vorrei
Il timido passo ,la freccia che ferisce ,
Tuo è l’abbandono al rigoglioso amore
Al vigoroso senso ,all’onnipotenza del tuo vanto .
Poetanarratore .

5/02/2016

Come posso non sapere

 
Ci fu tempesta al di là del mare
in me naufragò il bizzarro amore,
una torre di babele si alzò nel cielo
ovunque ,ci fu cenere e terra nera .
Armata fino ai denti mi hai detto vai
vai, hai sfigurato l’amore mio,
l’hai diffuso ai rozzi oblii ;
chi sa di noi ronza in platea .
Come posso io non sapere
ch’eri femmina di opinione ?
Colgo ancora gli spasmi del tuo cuore ;
in me la malinconia s’azzuffa con la noia.
Come potevo non capire
che tra le braccia mie avevo un fiore ,
colei che di orgoglio ne va fiera ;
ha la notte benedetta e il rossore del mattino.
No, non potevo
ero abbagliato da una luce fioca!
Ero pieno di me stesso :
un emerito egoista ,
Non si sa cos’ero ,ma ti sentivo .
Come posso non sapere
che il tuo bene sa di buono ,
Vivi in un bosco cupo
e piangi lacrime di neve .
Mi dispiace amore
questi brividi amari sono solo miei ,
sono colmi di addii ,di rancori senza pari ;
basterebbe un po’ di aria ,
avere te ,solo scopo della vita .
 
Poetanarratore .