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5/04/2016

Avevo una voce

Avevo una voce

L’ho creduta di avere !
Di aver potuto parlarti ancora,
di dirti di me ,del mio amore ;
di abbagliarti col mio cristallo opaco.
Avevo una voce ed era timida la sua nota!
Si addolciva nella stagione delle rose ,
quand’io m’appropriavo del tuo corpo impaurito;
battente nel cuore, sui tuoi fianchi i languidi abbandoni.
Dopo averti baciata tra i fiori
nel torpore la tua carne si addolciva,
eri la regina dei crudeli spasmi ;
eri l’amabile bestia dei miei piaceri impuri.
Ho  una voce
velata da vapori svelo suoni ,
svelo gli echi dai tuoni burrascosi ;
da anime in estasi e lusinghe viziate .
L’ultima neve si scioglie nei prati
e l’aria fresca punge nelle vene,
gocciolano dagli occhi lacrime d’amore;
 in smorfie i compiaciuti sguardi .
Che bello dico !
Che bello fu quel tempo …
Era ieri e ad oggi così lontano ,
pieno d’afasia non trovo le parole.
Avevo te ,la mia sinfonia !
Il saziato nel placido ingorda,
nelle mie viscere morde ;
il frenetico desiderio affama .

Poetanarratore.

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