Ci fu tempesta al di là del mare
in me naufragò il bizzarro amore,
una torre di babele si alzò nel cielo
ovunque ,ci fu cenere e terra nera .
Armata fino ai denti mi hai detto vai
vai, hai sfigurato l’amore mio,
l’hai diffuso ai rozzi oblii ;
chi sa di noi ronza in platea .
Come posso io non sapere
ch’eri femmina di opinione ?
Colgo ancora gli spasmi del tuo cuore ;
in me la malinconia s’azzuffa con la noia.
Come potevo non capire
che tra le braccia mie avevo un fiore ,
colei che di orgoglio ne va fiera ;
ha la notte benedetta e il rossore del mattino.
No, non potevo
ero abbagliato da una luce fioca!
Ero pieno di me stesso :
un emerito egoista ,
Non si sa cos’ero ,ma ti sentivo .
Come posso non sapere
che il tuo bene sa di buono ,
Vivi in un bosco cupo
e piangi lacrime di neve .
Mi dispiace amore
questi brividi amari sono solo miei ,
sono colmi di addii ,di rancori senza pari ;
basterebbe un po’ di aria ,
avere te ,solo scopo della vita .
Poetanarratore .
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