Il venditore di fumo .
Oh quanta amarezza !
Quanta la pazzia , ruba la rugiada nel lido delle vergini…
quanta messa in scena per le satire villose ,
mi duole questo sfogo si diffonde tra le tue serpigne labbra,
tra gli echi dei silenzi si attorciglia e lacera la notte .
L’alba mi dà la sua luce ed è giorno !
Sul lido ridente pietrifico ricordi :
in me si infonde lava abbagliante ,
mi rendo conto che è solo fumo …
che le ceneri cadono dai vulcani .
Sono io il venditore di fumo !
Spezzo lusinghe all‘amore e alle nebulose sfere …
a te stupenda femmina sei la mia cuccagna il lauro che mi adorna ,
spandi incenso sui candidi gigli sulla tua fulgente giovinezza ;
spandi fumo su rose rosse e cieli tersi .
E bacio labbra esangui fredde d'ira
spudorate a me si mostrano vezzose …
suggellano il lucroso vizio il dardo del cuore ,
sul tuo corpo nivea la bellezza e mi fa virile
mi fa sentire il mietitore delle pie donne .
Suvvia , non fare la gallina vieni nel perfido tranello …
vieni , e smettila di fare la gattina con gli occhi audaci ;
né mai coglierai la mela amara il mio caldo bacio ,
né mi avrai tuo , sarai tradita dai tuoi stessi addii ;
fa che tra qualche tempo ti riveda nella casa del cielo .
Sai , anche tu come me , vendi fumo .
Giovanni Maffeo- Poetanarratore.
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