Briciole di pane.
Ho conosciuto la miseria
era la brutta peste miserabile ,
di alacri sacri si vestiva
mi lasciò dietro pianti di dolore .
Ed io bambino sbriciolavo briciole di pane
le spandevo al vento ,ai piccoli uccellini,
non volevo che anch’essi soffrissero la fame
le sentivo cinguettare , all’alba del mattino .
Oh , che meraviglia sarebbe se fosse vero:
far felice l’amore con un solo pane,
tagliarlo a fette con la lama del pensiero
in ogni desiderio ,senz’odio e ne rancore.
E con mano nella mano ,tutti insieme!
Date un senso alle pigre lacrime ,
sfamate e scoprite la storia d‘un vissuto.
Dono le mie briciole al cuor ferito
da quando il mio ego si è diffuso ,
a una macchina stupenda chiamata vita.
Resto l’invisibile poeta!
Con la penna combatto la zizzania cruda;
alla mia platea, narro , la novella incisa:
Poetanarratore.
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