Abiti sgualciti
Addosso a te li ho stropicciati
poi ti sei spogliata timorosa d’esser presa ,
persino l’anima mia sente la forte voglia
il languore di uno spasmo .
I tuoi ,sono abiti smessi e non li vuole più nessuno
ma tu ,lo so; mi leggi nel pensiero ,
come una chiara veggente mi esplori
mi metti sulla croce e poi te ne vai.
Che dire: mi vesto di eleganza pure io !
Da intellettuale faccio lo scrittore ,
io apprendista che ha tutto da imparare
scopro l’acqua fredda come perso sognatore.
I miei abiti sgualciti li ho lasciati davanti al mare
sono bagnati e pieni di arsure , sentono di vecchio e mali odori:
di un passato che non torna indietro .
Ma si, portati via pure la menzogna
le calze a rete e i quadri d’autore ,
vattene !Dove non ti trova il male
in un deserto , tra i beduini potrai godere.
Sparisci tentazione , moraggia che si spande
sparisci ,vai a tentatrice, i tuoi panni sanno di peccato
si son sbiaditi per averli tanto usati .
Mi trascuro l’eleganza e non mi importa niente,
vivo d’aria e mi lavo nel torrente ,
volo tra le nuvole senza sentimenti
di corolle il giaciglio ,di disgusto il tuo abbaglio.
Al mercatino dell’usato trovo un tuo vestito
lo annuso e ne sento la fragranza ,
sento il tuo odore e non sei lontana
verrai presto ,nel mio letto , ancora a far l’amore.
Poetanarratore.
Nessun commento:
Posta un commento