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3/17/2016

Olezzi di primavera


Sei l'aria che mi avvolge e non ti porta via

in questo tempo che è sempre stato mio,

mi lasci addosso olezzi di stagione;

costantemente il mio profondo infrangi.

E ti cerco tra i silenzi

di un giorno che appena nasce,

mai ne vedo la sua fine ;

con me all’alba sorgi.

Tu che straripi dagli argini del mondo

nel dissesto della tua anima frani,

inquieta affondi passione ;

con le dolci note odi la mia musica lontana.

Sono olezzi di primavera tra i ricordi scuoto

pensoso taccio ,il cuore schiudo,

bellamente gusto l’idea del candore ;

l’alterigia superba dell’aulico gusto affamo.

Non lasciare che le mie mani tremano!

Tieni a freno la mia trepidazione ,

lascia che sia tutto naturale;

stregato scocco ,frecce dal mio arco .

Prendermi nel tuo tormento tra guanciali io sogno,

affinché il mio risveglio colori attingo

dal muro del pianto impaurito fuggo ;

freno il forte desiderio e mi trattengo.

Tutto e niente m'appartiene!

Altro non sarò che l’umile saccente ,

non sarò mai il brandello del tuo fardello ;

sarò illusione per il mio linguaggio musicale .

Poetanarratore .

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