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3/24/2016

L'acquilone nella notte

 
 
 
Lo ricordo bambino sui campi a scorrazzare
Su ali di cielo, ai bordi del mare ,
Era il tempo delle fragole
Delle ciliegie , color rosso amore .
Ma poi , poi cambiò l’era :
Eravamo i soli a volare ,
Tra i rapaci uccelli ,tra i tordi dell’aria atona
Monotono il sole, dardeggiava il sibilo del vento .
Tu il ruscello vergineo , fosti Aquila !
L’aquilone nella notte di burrascosi effluvi ,
Fosti rugiada e sbocciavi splendida
Nel mio inferno ,snudavi la tua anima .
E poiché l’esser mio ha il mal d’amore
Per te corollo , gli orli dei pistilli ,
Curati di me , dammi il tuo sangue
Nell’assidua visione ,in me, turba la ragione .
Ma tu, tu , mi infondi fragranze primaverili
Lo spasmo lamentoso ,
Nel profondo silenzio evoco
La pochezza dei ridicoli .
Non ti curi ,di me , hai altro da pensare
E vorresti ritornare a volare ,
Ti chiedi: chi è questo ,cosa vuole ?
Chi è colui che s’alzerà di nuovo
Con me , tra le carezze, per farmi assopire .
Poetanarratore .

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