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12/29/2022

IO SONO FIGLIO .

 IO SONO FIGLIO‭ ‬.


Io sono foglio di un Dio minore‭ !

Emarginato e tradito dal mio stesso credo‭ ‬,

sono un libro aperto di un vecchio tomo‭ 

che balbetta nell’averti tra le braccia‭ ‬.


Lo sarò‭! ‬Sarò feroce come un lupo che ulula alla luna‭ 

la quiete dopo la tempesta‭ ‬,‭ ‬la furia fredda‭ ‬...

che coglie nel deserto fiori viziati da intrighi‭ ‬,

coglie i delusi amati e le loro illusioni‭ ‬.


Sono il raggio luminoso che va al di là d’ogni luce:

la piaga che guarisce le ferite e fa fiorire la primavera‭ ‬,

l’eccezione‭  ‬alla regola pieno di nobile intenzione‭ …

il grillo parlante nel bosco medita la parola‭ ‬.


Io sono l’attesa‭ !

Il freddo gelido dell’inverno ove vivo‭  ‬la suprema vita‭ …

casto nell'anima porgo il mio silenzio al tuo orecchio sordo‭ ‬,

del tuo amore l’amarezza d’un destino effimero‭ ‬.


Io sono figlio‭ !

Del cielo‭ ‬,‭ ‬della terra di un immenso spazio di luce‭ ‬,

sono l'alba il sole il germoglio che si fa frutto‭ …

sono la rosa rossa l'emblema per farti olezzo di profumo.


E quando tu sconosciuta musa varcherai il elucubro antico

in alto volerà il mio poema a terra stenderò i salmi dell’amore‭ …

la potente linfa si fa sangue si diffonde nel tuo ventre‭ ‬,

sul tuo corpo prende vita nasce il giorno della pace‭ ‬.


Sarò scheggia nel tuo cuore ferro che non si piega mai‭ 

l‘angelo dei sommi cieli,l’anima in attesa di un fedele prodigio‭ …

l'eclisse senza vento ove sciami di farfalle ti portano in volo‭ ‬,

sarà paradiso evangelico di velati amori‭ ‬.


Sarò carne della tua carne sangue del nuovo giorno‭ …

il tuo incubo migliore che batte su pietre l’amor perduto‭ …

sarò nella congiura dei pazzi ove ti declamo il mio inferno‭ ‬,

alla ricerca delle tue labbra vacillo nell'insonnia‭ ‬.


Io sono la tua essenza femmina‭ !

Sono il combattente ch’è s’inarca al pianto di un sublime‭ ;

sono l’io penso che con l’inganno m’hai‭  ‬dato il paradiso‭ …

me lo doni nell'abbraccio di questo ultimo dell'anno‭ ‬.


IO SONO FIGLIO‭ ‬,‭ ‬VOI CHI SIETE‭ ?


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

12/28/2022

NON TEMERE ANIMA.


Non temere anima‭ ‬.

Ed è alla notte che mi scervello
penso a parole inutili‭ ‬,‭ ‬alle offese‭ ;
a dottrine‭  ‬di obliosi salmi‭ 
a te che fumi la pipa della pace‭ ‬.

Non temere anima fatti femmina‭ !
Ti ho solo detto quello che penso:
dal bello nasce l’oro‭;
da un pensiero il libero amore‭ ‬.

Non temere‭ ‬,tu fiore che nasci‭ 
piaci a me‭ ‬,nel cuor mio brindi‭ ‬,
tra le superbe attrazioni mi susciti piaceri‭ …
la trama di una sceneggiata già vista‭ ‬.

Non temere‭  ‬fedele ancella
non sarò io a farti soffrire‭ ‬,
la mia‭  ‬anima ti sveglia‭;
gozzoviglia‭  ‬estasiate voglie‭ ‬.

Resto l’uomo franco‭ !
Il ricco e saccente‭ 
rivela a te le fredde affezioni‭ ;
il petulante poeta ch’è t’assilla l’anima‭ ‬.

Non temere femmina‭ !
La mia burbanza è solo apparenza‭ ‬,
l'amore è una ridicola menzogna‭ 
ove l’adipe su di un corpo pingue‭ ;
lascia mali odori al puro amore‭ ‬.

Non temere anima son sol parole‭!
Col capo mi chino ti faccio riverenza‭ ‬,
mostro a te quel che non sono‭ … 
il mio bene‭ ‬,la mia elargizione‭ ‬.
‭ 
Giovanni Maffeo‭ ‬-Poetanarratore.

12/26/2022

RESTO IN SILENZIO.

 Resto in silenzio‭ ‬.


Rimase‭  ‬impacciata quasi offesa la femmina preziosa‭  …

le mie erano avans senza pretesa volevo donarle la mia fiducia‭ ‬,

la mia fede di uomo innamorato di un essere che va oltre il paradiso‭ ;

di maschio furioso per abbellire d'oro il suo corpo‭ ‬.


Ma‭ ‬,‭ ‬me ne sto in silenzio a sfiorare le ali della fantasia‭ !

A credere che un’anima amica s’accorga del mio pathos‭ …

del mio cuore che si umilia da solo per cadere ai suoi piedi‭ ;

ma poi sarà vero che a farsi male sangue c'è la furia del perdente‭ ?


Guardo le cucite bocche che alitano parole al vento‭ 

si tengono l’inferno dentro e sospirano aliti di gelo‭ …

che le tue labbra invadono malie e il tuo cielo è azzurro sempre‭ ‬,

che quando piove sei per me il solo grido importante‭ ?


Resto in silenzio e mi offro ai giorni a gli eventi‭ 

alle ore dell’attesa a linee vacue agli oscuri desideri‭ ;

prigioniero di una ragnatela rubo zeri a tutti i polinomi‭    …

esausto mi adagio sulla rete aspetto i giorni delle rughe‭ ‬.


Estasiato da istinti fragili fuggo e vorrei che tutto fosse aureo

fesse cammino di sollievo l'immortale bellezza del tuo volto‭ ‬,

di azzurro e gesta‭  ‬gentili ove l’accoglienza sorprende le paure‭ …

l'innocenza fosse cuscino per il presepe nei cieli di Natale‭ ‬.


E non basta l’allegra musica a riaccendere vecchi ardori‭ !

Sono i pregi che scalpitano luce a suoni e note ossessive‭ ‬,

ove brina la scintilla nei sensi l'assoluto vuoto‭ ‬...‭ 

l'ombra impazzita che sprofonda negli inferi dei pensieri‭  ‬.‭ 


Resto in silenzio per una scelta frammentata‭  ‬...

messo a nudo in vetrina faccio il manichino‭ ‬,

per voi‭ ‬,‭ ‬si voi agnelli talentuosi‭  ‬faccio l'innamorato‭ ;

faccio il poeta il servo del profluvio‭ ‬,il burattino dell’amore‭ ‬.


RESTO IN SILENZIO‭ !


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore

NON TOGLIETEMI L'ARIA.

 Non toglietemi l’aria‭ ‬.


A volte il destino è strano‭ 

come le inaspettate cose che tolgono il respiro‭  ‬,

è come se qualcosa entrasse prepotentemente‭ 

poi scompare senza far rumore‭ ‬.


Attimi di magia che folgorano l’incanto‭ 

e la mente vola alto coll’amore‭  …

Inerzie che non hanno freni‭  ‬e ne rotaie‭ ;

hanno‭  ‬un chiodo infisso contro un muro‭ ‬.


Ha quella convinzione che qualcosa accade‭ 

poi pensandoci bene è solo fumo‭ ‬,

è olezzo viziato dal mio desiderio‭ ;

da stupidità di credere all’amore‭ ‬.


Non toglietemi l’aria‭ ‬,voglio respirare‭ !

La voglio fresca‭  ‬e stare bene‭ …

con me stesso in una stanza senza luna‭ 

in un campo di papaveri per regalarli il mio rossore‭ ‬.


Mi fa pensare a le idiozie e vagheggiare‭ ‬:

a te l’impossibile amore‭ …

A quanto sono primitivo‭  ‬smarrito tra le nuvole‭ ;

a credere ancora alle favole a i tuoi silenzi‭ ‬.


Ma io vado oltre ogni aspettativa‭ 

mi redimo e vedo amore‭ …

Voglio andare dove non c’è‭  ‬più sole‭;

vedo te,‭ ‬il sol pensiero‭ ‬.


Credo d’essere un folle e la pazzia mi rende cieco‭  ‬,

mi fa vedere l’irraggiungibile fato‭ 

ove non c’è una via d’uscita‭  …

ove ogni il forse diventa pura illusione‭ ‬.


Chiedo l’impossibile al mio istinto naturale‭ 

mai sarò goccia per la neve,

sconsolato e rassegnato mi ricredo

nel veder cadere una lacrima vuota.


Vi prego‭ …

Non toglietemi l’aria‭ !


Giovanni Maffeo‭  ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

12/12/2022

E' SERA .

 CARI MIEI LETTORI ,VI RINGRAZIO ! PRENDO OCCASIONE PER AUGURARE A VOI TUTTI IL BUON NATALE , CHE SIA DI AUSPICIO PER LE BUONE INTENZIONI E PROPOSITI ,MA INNANZI TUTTO DI AVERE FORZA E CORAGGIO  PER UNA VITA MIGLIORE . 

E‭' ‬Sera‭ ‬.


Vedo luci su i balconi‭ ‬,‭ ‬è Natale‭ ?

Nei giardini alberi luccicanti si addobbano di lucore‭ ‬,

l'aria è in‭  ‬festa‭ ! ‬Io,‭ ‬la rubo e la respiro‭ ‬...

sono attimi di brividi‭ ‬,‭ ‬comincia la novena‭ ;

penso a te‭ ‬,‭ ‬che ti chiudi nei rifugi‭ ‬.


Sera‭ ‬,‭ ‬dimmi‭ ‬:‭ ‬perché ti fai buia‭ ?

Io‭ ‬,respiro e sospiro ho la nostalgia di entrare‭  ‬nei tuoi dolori‭  …

nell'indolenza dei sogni mi vado a coricare‭ ‬,

ad rannicchiarmi nei miei giorni crespi‭ ‬.


E non vedo la notte lunare‭ ‬,‭ ‬il tuo ricciolo di vento‭ ‬...

le tue rigogliose rose che prospettano tregua‭  ‬,

il goffo bacio che si inchina alla tua timidezza‭ ;

nelle mie braccia ti stringono al cuore forte‭ ‬.


Sera‭ ‬,‭ ‬scioglimi da questa ipotesi aulica‭ ‬...

da questa formula alchemica‭ ‬:

la fattura dei disperati ove i sensi si sono‭  ‬irrigiditi‭ ‬,

si sdraiano tesi su drappi di velluto‭  ‬ove il sole gioca‭ ‬.


Oh sera sei il mio cuscino ruvido‭ …

io t'imploro‭ ‬,fa di me il vituperio‭  ‬lamentoso‭ ‬,

il biasimo che briglia raggi ebbri‭ ‬,

il fitto sguardo ch'è t'afferra all'improvviso‭ ‬.


È‭  ‬sera‭ ‬,la sera di Natale tu non ci sei‭ ‬,‭ ‬sei lontana‭ ‬...

vacillano i miei confusi si coricano nei battiti senza sonni‭ ‬,

non s'accordano più i versi della mia musica‭ ;

si svelano a te‭ ‬,‭ ‬la pietà del mio amore‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

12/11/2022

A TE CHE NON CI SEI .

 A te che non ci sei‭ ‬.


C’è chi scopre piangendo d’essere silente

d’esser stato solo in una stanza verde‭ ‬,

di aver voluto per sé ogni angolo del mondo,

l'egoismo‭ ‬,‭ ‬per usarlo a priori già infetto nel corpo maltrattato‭ ‬.


Ate che non ci sei fosti acqua pura‭ …

ti bevvi in ogni ora‭ ‬,‭ ‬in ogni stagione‭ ‬,

ubriacato di te non capivo le vie del peccato‭ 

le mete in cui camminai a piedi nudi‭ ‬.


No‭ !‬Non avrai da me perdono‭ !

Nessuna pietà‭  ‬o commisurazione‭ ‬,

mi commuoverò solo al tuo richiamo‭ …

tra le fiamme l’amore metto a rogo‭ ‬.


E resterò nascosto al sole dell’estate

davanti al mare celo il tuo fu mio cuore,

rimorsi e morsi per te si uniranno

per vivere la mia vita nell'inferno‭ ‬.


E resterò su questa terra‭ ‬,ai bordi delle strade,

ad alta voce grido la mala noia‭ ‬:

l’amore vero esiste‭! ‬Dio‭ ‬,perché non me lo mostri‭?

Le domande assurde si ripetono copiose‭ ‬.


Fui‭  ‬polvere ed aria‭ !

Nebbia nei polmoni sfacelo nell'anima‭ ;

colui che entrò in te‭ ‬,sull’infantile erba

con l’aspetto truce un segno di luce ti lasciai.


Si,‭ ‬nacqui benigno‭ !‬Sotto una foglia d’autunno

sulla neve del freddo inverno‭ ‬,

tra le primule della fresca primavera‭ …

lì ti coglievo come un frutto con lo stesso ti gustai‭ ‬.


A te che non ci sei‭ ‬,mai ci sarai‭!

A piangere lacrime stanche‭ 

su fiori d’acqua e primule di neve...

su un eterno che dalla morte fugge‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭  ‬-‭ ‬Poetanarratore.

12/09/2022

HO SMARRITO I MIEI GIORNI .


HO SMARRITO I MIEI GIORNI‭ ‬.

Dove sei oh vita‭ ‬,‭ ‬pagina di ricordi e avventure...
miracolo esploso nel giorno di Natale‭ ‬,
sdrucciolosa vittima nel bisbiglio degli stenti‭ 
ove anche la lacrima fa festa tra le nuvole‭ ‬.

Ho smarrito i miei giorni‭ !
li ho venduti ad un mercante‭ ‬,
lui gira per il mondo per donare i suoi sogni‭ ;
le belle favole mi fa sentire‭ ‬.

I miei giorni li ho deposti in un cassetto‭ ‬:
sempre più a me si negano‭ ‬...
si fanno eguali per averli disattesi‭ ‬,consumati‭ 
per averli colorati di un rosso acceso‭ ‬.

Negli oblii li ho vissuti‭ ‬,sotto la luna i miei sguardi vuoti‭ !
Da essi ho visto nascere i fiori l'orgoglio del mio canto‭ ;
lì ho raccolti per donarli all'amore‭ ‬,
al confuso sogno mai realizzato‭ ‬.

Si sgretola la vita su piazze e rovi,lì ho smarrito i miei giorni‭ ‬...
negli echi del passato i miei gridi‭ ‬,
lì c'era la mia giovinezza che cantava‭  ‬alla mia miopia‭ 
baciava la speranza il furore della tempesta‭ ‬.

Giorni che dalla tasca bucata caddero...
attesero un sorriso e arrivò la poesia‭ ‬,
arrivò il brivido freddo all'urto della sorte poi la speranza‭ 
ove le formule magiche nella mente si confusero‭ ‬.

Portarono odio alle mie pene‭ ‬...
notizie e vizzi furono gioie e dolori‭ ‬,
finché il mio cuore non fu sazio mi offrii alla fede‭ ;
oggi fiero vivo i miei giorni‭ ‬,scalzo e senza bende guardo il futuro‭ ‬.

Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

12/08/2022

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI .

 La strage degli innocenti‭ ‬.


‭( ‬Quando gli occhi non vedono l'innocenza muore‭ )


BASTA‭ !

E‭' ‬diventata un incubo l'Ineludibile vita‭ 

la fatica per volare‭ ‬,il fiorire l'ardire‭ ;

oh donna in tuo onore proverò a cantare‭ ‬,

nell'azzurro del cielo sul trono del sole‭ ‬.


Lì tra la pietà degli angeli c'è il grembo delle nuvole‭ 

nelle infuriate acque ove si crucciano i sentimenti‭ ‬,

schiumano le eteree ombre e verdi isole‭ ‬...

i fiori più dolci ove alloggia il vivido fato‭ ‬.


Ascolto la vergogna dalla platea dei burattini‭ 

il cui volto patisce nella oscura nebbia‭ ‬,

tra le stelle di ghiaccio le stragi degli innocenti‭ ‬...

le volgari vergogne con cui vengono messi in croce‭ ‬.


Basta!Vattene ozio‭ ‬,stupro inenarrabile e vile

gogna dell'abuso perpetrato sulle giovani anime‭ ‬,

alla bellezza velata ove c'è il silenzio del bacio‭ 

nei sussurri taciti il servaggio del dolente grido‭ ‬.


Basta‭ !‬Dio ci sei‭ ‬,‭ ‬aiutaci‭ ‬,aiuta salva la giovinezza‭ 

metti fine a questa strage di bimbi innocenti‭ ‬,

a questi miseri vigliacchi che l'inferno li accolga‭ ;

sono la piaga sociale la miscela esplosiva‭ ‬.


Sono gli ingordi di potere la radice ove regna l'assoluto‭ 

ove il paradosso crea il delirio‭  ‬di onnipotenza‭ …

ove il male subdolo si insinua silenzioso‭ 

la presuntuosa onniscienza è‭  ‬senza il nessun pari‭ ‬.


Dannati‭ ‬,figli del castigo gramaglie nere‭  ‬per gesti impuri‭ 

siete lutto indelebile del funereo dolore‭ ‬...

mercenari avidi costernati da false attribuzioni‭ ‬,

privi di sentimento uccidono l'amore‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.