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11/21/2021

AVEVO UNA VOCE .

 Avevo una voce .


L'ho creduta di avere !

Di aver potuto parlarti ancora,

di dirti di me ,del mio amore ;

di abbagliarti col mio cristallo opaco.


Avevo una voce ed era timida la sua nota!

Si addolciva nella stagione delle rose ,

quand’io m’appropriavo del tuo corpo impaurito;

battente nel cuore, sui tuoi fianchi i languidi abbandoni.


Dopo averti baciata tra i fiori

nel torpore la tua carne si addolciva,

eri la regina dei crudeli spasmi ;

eri l’amabile bestia dei miei piaceri impuri.


Ho una voce ...

velata da vapori svelo suoni ,

svelo gli echi dai tuoni burrascosi intrighi ;

da anime in estasi e lusinghe viziate .


Ora L’ultima neve si scioglie nei prati

e l’aria fresca punge nelle vene,

gocciolano dagli occhi lacrime sperdute ;

sono le smorfie dei compiaciuti sguardi .


Che bello oh ma cosa dico !

Che bello fu quel tempo innamorato …

Era ieri e ad oggi è così lontano ,

pieno d’afasia non trovo le parole.


Avevo te ,la mia sinfonia !

Il saziato essere della placida ingordigia ,

nelle mie viscere morde l'inquietudine ;

ove il frenetico desiderio mi affama .


Giovanni Maffeo Poetanarratore.

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