I
giorni dell’abbandono .
Furono
giorni tristi quelli
credetti
che esistesse solo lei ,
l’ammirai
come se fosse una dea ;
una
il cui singhiozzo non ebbe lacrime .
Ebbe
le palpebre livide !
Un
sudore freddo di brividi amari,
moriva
piano col suo angoscio lento ;
sulle
agonizzanti labbra la sua cupa afasia .
E
arrivò il giorno del triste addio!
Fu
banale la sorpresa ,inaspettata si deluse
un’
amore che il destino volle abortire;
in
lei liberava gli urli dei demoni .
Fu
la fine dell’illuso sogno
una
misera ricchezza di pochi baci …
Frantumava
il cranio dei folli;
di
un sovrastato oblio .
Mi
fu giurato lealtà e amore
franchezza
d’animo sincero ,
fu
la compassionevole figura;
irruenta
sfoggiava il suo delirio .
Il
tempo annuncerà risvegli nuovi
guarirà
ferite e piaghe,
anime
copiose cancelleranno apparenze
sarà
liberazione per chi nutre il candido.
E
ancora parlo ,ma di cosa?
Parlo
a chi non ode , alle sozzure del piacere …
a
chi l’amore non sa apprezzarlo .
Giovanni
Maffeo Poetanarratore.