Accorgiti di me.
Si stipano le paure negli scrigni dei ricordi
su diari , i più reconditi pensieri ;
l’amore il brivido vero viene liberato
se scandisce le ore e trasuda sangue illividito .
Dove sei anima inquieta?
Accorgiti di me ,di chi ti ama ,
del fuoco, nel cervello mio brucia :
della benigna volontà
complice dei miei desideri.
E come un strillone che vende la sua merce ,
la passione di un amore chiamo,
faccio il folle bandoliere
vendo te al l'emporio solo fumo.
E ne sento l’odore !
Sento che mi penetra nel sangue,
sulla pelle tua lo vorrei gustare ,
con la bocca , sentirne il sapore.
E poi, poi impalmarti viverti all’istante
viverne il tempo ,che mai farà ritorno …
Tu femmina che sei sola stammi accanto
lasciati cullare tra le ombre …
in un sogno desto ,
all’ombra del mio calore.
Che io possa leggerti l’anima
una sola volta per capire.
Aspetti il giorno per farmi tuo
tra le tue braccia ,
quando il sole va a dormire.
Giovanni Maffeo Poetanarratore.
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