Mi specchio dentro .
Venne l’alba e vinse il crudele amore !
Tu imbrattata di pensieri ti specchiavi nel mio primo fremito …
il potere assoluto fu per te ripiego ,
fu il primo atto di una commedia per guarire le ferite .
Tanta è la miseria nelle piaghe della vita
tanta l’insidia che nel cuore brulica ,
tra le lenzuola , la fame del peccato strugge ;
la mente brucia ed è carne debole .
Fosti tu a specchiarti dentro !
Mi donasti la tua pelle ,il tuo odore ,
il fuoco perenne che mi saziò di luce ;
mi rese ebbro e capii cos’ero .
Tutto da me ti fu concesso !
Anche l’essere amante ,il tuo servo ,
oggi sulle tue labbra non c'è saliva ;
hai l’incerto che tanto ti trascura .
Tu che la tua saggezza assomiglia al fiore
alla mia domanda non rispondi mai ,
mi dici : vieni e smettila di parlare
prendiamo i nostri giorni e altri non avrai .
Mi dici :vieni da me che ti apro il mio tesoro
è la mia natura tutta da scoprire ...
lì le tempeste e i mari fanno le follie ,
l’anima si quieta va oltre il desiderio .
La realtà è ben altro dalla fantasia !
Io gioco con seri propositi ,dimmi i tuoi?
Ma lei si lava le sue mani ...
finzioni e sotterfugi fanno vere le bugie .
Nulla si crea al di là del cuore
se resta l’amarezza ed è solo rassegnazione …
è la voragine della stessa paura ,
resto appeso ad un filo investito dalla noia .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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