Ipocrisia .
Sei finzione di immagine :
sbiadita , persa , profani gli anni miei ,
sei attrice di ieri la beffarda tentatrice ;
affliggi l’eretico senso , il mio stesso orgoglio .
Ipocrisia !
Dispiacere della carne :
oggi nasci ,domani non ci sei ,
frodi cuori impavidi ,
nei rancori , covi desiderio ;
avvezzi quel poco che si crea .
E tu che al vuoto parli !
Ascolti la mia menzogna,
all’incoerenza dai voce ;
l’ostentazione il nulla possiede .
E guardo nei tuoi occhi di donna ,
sono immersi in un specchio grigio ,
pallido e inciso è il viso …
Misera brama ,miseria attinge
lì dove io mi mostrai carnefice .
Mi umiliai davanti a te quel giorno
e fu turbinio dei sensi …
mi aggrappai alla speranza ,
ai feroci artigli del tuo purgatorio ;
nascosi la mia faccia nella fossa dei leoni .
Io l’ipocrita sospiro il male !
Il lamento di un falso pianto,
in similitudini la maschera velo ;
nella sferza , l’ubriaco rubo .
Ipocrisia !
Simulazione di una empirica franchezza ,
similitudine che gioca con i sentimenti altrui ;
nell’iride simula la parvenza inquieta .
Giovanni Maffeo Poetanarratore.
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