L’oro dell’amore .
Ci avvicinammo piano toccandoci le mani
era fra i tuoi capelli l‘oro dell‘amore,
luccicava sulle tue caviglie
piano ,piano mi innamoravo di te .
Finimmo per rubarci i sogni
e già vedevo lucciole e lanterne,
fu la stagione della vita ;
la nostra ,era incominciata.
E fosti giglio , luna nella notte ,
fiore nel deserto sbocciavi le aurore;
fosti suolo consacrato ; il proibito amore !
Non ti accorgevi che buttavi l'immenso .
E setacciavi la miseria nel fienile
li dove avevamo fatto all'amore ,
ove nelle notti tristi l‘anima rattrappivi ;
volgevi ad altri il volgo del pensiero .
Buttavi via l’attesa! Il biglietto di sola andata ,
erano un groviglio di tante scuse; di tante scappatoie ,
quelle che sotto la neve venivo a darti il sole
la spiaggia del mare il caldo sospiro .
L’oro dell’amore non si fonde senza brace
se è vero un giorno torna indietro :
parlerà con voce muta , con i soli gesti accende la candela ;
va verso un rimbombante cuore e palpita sincero .
Giovanni Maffeo - Poetanarratore .
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